Sateco, un’azienda giovane con una lunga storia

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La Storia

Sateco ha da poco passato la trentina, eppure la sua storia scorre attraverso due secoli, dalla fine del precedente fino ai giorni nostri.
Quattro sono le fasi di crescita attraverso le quali si è evoluta e affermata. A iniziare
dai primi passi, in un mondo semplice, per arrivare all’espansione verso mercati esteri, fatti di complessità, regole e scenari ben diversi da quelli dei primi anni.
Unica costante: la nostra capacità di rispondere in modo puntuale alle richieste dei clienti, spesso di anticiparle.

Sateco nasce nel 1983, subito dopo la privatizzazione del settore controlli e certificazioni degli impianti di risalita e a fune. Fino a inizio anni ’80, i controlli potevano essere eseguiti solo da enti pubblici, come i Politecnici. Da questo ambiente scientifico provengono i primi soci Sateco.

Fondata da Fulvio Rossi e Giancarlo Berruti, Sateco fin dall’inizio pone basi solide:

precisione degli interventi, conoscenza del territorio, tempestività nella produzione delle certificazioni, tre caratteristiche che portano a un rapido consolidamento della società.

La prima fase della storia di Sateco è avvenuta in mondo semplice: quello in cui da una parte esistevano le funi degli impianti da controllare e dall’altra le competenze e gli strumenti per verificarle e certificarle.

Un mondo semplice

1983

Il consolidamento

1990

A questa prima fase fa subito seguito la seconda, quella dell’affermazione e riconoscimento.

Torino, dove Sateco ha sede, è una città prossima a molti e importanti complessi sciistici, sia del Piemonte che della Valle d’Aosta. In pochi anni Sateco viene chiamata a eseguire controlli sugli impianti più popolari delle due Regioni, diventando così il punto di riferimento dei controlli non distruttivi e magneto induttivi di tutto il territorio.

A partire dal 1985 vengono introdotti i controlli non distruttivi sugli impianti di risalita, ovvero sui componenti meccanici oltre che sulle funi.

Per poter prendere in carico la totalità di questi impianti, che trasportano migliaia di persone a stagione, Sateco sviluppa un’ulteriore capacità distintiva: la versatilità delle squadre di lavoro che intervengono rapidamente, si spostano agilmente nei diversi siti, i tecnici maturano competenze trasversali.

A fine anni ’90 Alessandro Rossi, che già nella fase di consolidamento dell’azienda aveva affiancato il papà, diventa titolare di Sateco e intuisce che per poter far crescere ulteriormente l’attività è necessario investire, sia in personale specializzato che in nuova tecnologia.

Inizia in questi anni il processo di ricerca e sviluppo che Sateco continua a percorrere oggi.

In questa terza fase si iniziano a delineare i nuovi obiettivi per lo sviluppo, fra ricerca tecnologica e apertura a nuovi mercati.

Sateco sperimenta e costruisce nuovi strumenti per poter eseguire i controlli non distruttivi.

Gli investimenti

1999

I nuovi mercati

2000

L’arrivo del nuovo millennio proietta Sateco verso il mercato estero. I controlli si estendono a diverse tipologie di impianti a fune, non solo a quelli di risalita.

I primi lavori vengono svolti ancora in Europa, dalla Svizzera alla Turchia, passando per Francia, Spagna, Portogallo, Grecia.

Le squadre di lavoro iniziano a specializzarsi sui controlli degli impianti industriali e si perde il conto del numero di chilometri che separano gli uffici di Torino dal resto del mondo: Brasile, Etiopia, Malesia.

A oggi sono più di 3.000 gli impianti verificati, 40.000 le funi controllate in situ senza smontaggio e più di 35.000 le morse di impianti di agganciamento verificate.

Fra nuove sfide e memorabilia

In un mondo fluido, in cui i paradigmi cambiano velocemente, Sateco è a suo agio. Le competenze acquisite in più di trent’anni di attività e la rapidità con cui rispondiamo alle richieste provenienti da più paesi, sono il bagaglio con cui partiamo verso ogni nuovo incarico, dal più vicino al più lontano.
Nel cuore di Sateco resta una storia profondamente radicata nel territorio e legata a tradizioni di montagna.
Queste radici hanno dato vita negli anni a una curatissima raccolta di memorabilia, che custodiamo gelosamente nei nostri uffici.
Un piccolo segreto che viene svelato all’esterno attraverso un video girato nella nostra nuova sede, dove ogni ambiente ospita uno scenario d’altri tempi, fra oggetti tecnici e piccole chicche di stazioni sciistiche.
In questo video è racchiuso il nostro spirito: la precisione della raccolta, la soddisfazione di vivere il territorio, la valorizzazione di un passato senza il quale il presente non sarebbe stato possibile.
Il piacere di lavorare in squadra in un ambiente confortevole, a cui tornare ogni volta che partiamo per andare nel mondo.

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